Tre generazioni attraverso la musica

Lo spettacolo – proposto in varie piazze del Trentino – ripercorre attraverso alcuni momenti significativi il rapporto tra giovani e musica così come è venuto articolandosi a partire dagli anni Sessanta.
Nel mondo occidentale vi è uno stretto connubio tra musica e giovani, nel senso che la musica leggera da un lato condiziona e dall’altro interpreta, amplifica e rende ancor più visibile – soprattutto grazie alle nuove tecnologie – l’evoluzione che il modo di vivere il periodo della gioventù ha subito a partire dal dopoguerra.
È infatti dopo la fine del secondo conflitto mondiale – con l’avvento dei media e in particolare della televisione – che si sviluppa un nuovo rapporto tra giovani e musica.
Lo spettacolo si inserisce in questo contesto variegato e multiforme con l’intento di far rivivere il rapporto tra giovani e musica partendo dai baby boomers (la generazione del boom demografico degli anni che vanno dal secondo dopoguerra fino ai primi anni Sessanta), per passare alla Generazione X (i nati nel periodo tra la metà degli anni Sessanta e il 1980), ai Millenials (dai primi anni Ottanta alla metà dei Novanta) e infine alla Generazione Z, che abbraccia l’inizio del secolo.
Per ogni generazione viene proposto uno spaccato delle sue caratteristiche attraverso monologhi, video e testimonianze, il tutto raccordato con l’esecuzione di canzoni simbolo di quella generazione.
Un modo leggero ma profondo di leggere l’evoluzione della condizione giovanile in Italia dal dopoguerra a oggi e di vivere la musica che ha accompagnato le ultime generazioni.

Parole che si fanno musica: dal pensiero di Ezio Bosso

Una lettura del pensiero di questa figura che ha saputo coniugare la passione per la musica e l’arte con la sofferenza fisica, ma a volte anche morale della disabilità, nella testimonianza della bellezza della vita e delle opportunità che offre ad ogni persona.

L’esperienza di Ezio Bosso anche se svolta nell’ambito della musica classica, ci ha molto colpito. Ci sentiamo vicini a:

  • un approccio positivo all’esperienza umana;

  • alla consapevolezza del ruolo centrale che la musica e più in generale l’esperienza artistica gioca nella vita delle persone e delle comunità;

  • al fatto che l’arte va narrata perché diventi patrimonio di tutti;

  • che siamo tutti normali e tutti disabili a seconda di come viviamo la nostra esperienza umana;

  • e sappiamo relazionarci con gli altri e gli altri con noi al di là dei pregiudizi nel rispetto delle condizioni e delle scelte delle persone.
    Abbiamo voluto leggere quelle frasi che era solito lanciare nei momenti pubblici (come al festival di Sanremo o al Parlamento Europeo ….) e costruire intorno a queste parole una rappresentazione di musica pop e rock, pensieri, video che alternano immagini ad interviste, realizzando uno spettacolo tematico che unisce emozione e pensiero con lo stile che ci caratterizza da quasi 30 anni.

Canzoni e film: incontro virtuoso

Nel corso della storia del cinema molte sono le esperienze di canzoni cuore della colonna sonora, che sono diventate brani simbolo cantati in tutto il mondo, elementi di promozione e di identificazione con il film stesso.
Questo incontro virtuoso ha suscitato emozioni nel pubblico rafforzando il linguaggio delle immagini ed i contenuti della narrazione.
Lo spettacolo si propone di fare memoria di alcune esperienze di cui sopra proponendo brani famosi tratti da film altrettanto conosciuti attraverso la visione delle scene più significative, mentre la Compagnia Piazza Viva interpreta la canzone di riferimento.
Un narratore introduce le diverse scene ognuna delle quali fa riferimento ad un genere specifico: musical, film d’autore, cartoons, avventura ecc.
Il tutto con lo stile che caratterizza la compagnia, che da oltre 25 anni intende coniugare emozione e pensiero in un connubio di musica, immagini, parole e testo.

Nati per amare
Una scelta di vita
Uno sguardo dal presepe

Il testo scritto da una giovane attrice trentina Silvia Salvaterra diplomatasi presso il Centro internazionale La Cometa di Roma, racconta il mondo del Natale, la sua storia, l’atmosfera che porta ogni anno nelle nostre vite. L’autrice presenta un viaggio nel Presepe e fra le sue ricchezze. L’intento è di far rivivere un mondo oggi talvolta squalificato. Quando invece il presepe nella sua semplice rappresentazione di una umanità che viene salvata dalla venuta di Cristo, invita a conoscere l’uomo nelle sue manifestazioni comuni, ma profonde, senza esaltazioni di una società perfetta, ma nemmeno nel catastrofismo di chi è senza speranza.
Una giovane fanciulla (l’autrice appunto) si immagina di vivere dentro il proprio Presepe dove incontra figure vecchie e nuove con le quali dialoga da sola o attraverso canzoni tratte dalla musica moderna interpretate dal Gruppo Musicale Artegiovane.
E cosi troviamo uomini e donne che hanno fatto la storia, come San Francesco, Madre Teresa di Calcutta; Giovanni Paolo II ma anche persone semplice: una donna incinta, un vecchio che tiene per mano un bambino, chi fa fatica ed è emarginato, e chi è sordo all’annuncio della Natalità di Gesù, Fino alla scena finale davanti alla capanna. Testo musica, video, luci si raggruppano in un ensemble che, in un ora e un quarto di spettacolo, porta allo spettatore riflessione, divertimento emozioni e poesia.

Ut(p)opia: il Paese delle idee
Concerto d'estate

Il testo scritto da una giovane attrice trentina Silvia Salvaterra diplomatasi presso il Centro internazionale La Cometa di Roma, racconta il mondo del Natale, la sua storia, l’atmosfera che porta ogni anno nelle nostre vite. L’autrice presenta un viaggio nel Presepe e fra le sue ricchezze. L’intento è di far rivivere un mondo oggi talvolta squalificato. Quando invece il presepe nella sua semplice rappresentazione di una umanità che viene salvata dalla venuta di Cristo, invita a conoscere l’uomo nelle sue manifestazioni comuni, ma profonde, senza esaltazioni di una società perfetta, ma nemmeno nel catastrofismo di chi è senza speranza.
Una giovane fanciulla (l’autrice appunto) si immagina di vivere dentro il proprio Presepe dove incontra figure vecchie e nuove con le quali dialoga da sola o attraverso canzoni tratte dalla musica moderna interpretate dal Gruppo Musicale Artegiovane.
E cosi troviamo uomini e donne che hanno fatto la storia, come San Francesco, Madre Teresa di Calcutta; Giovanni Paolo II ma anche persone semplice: una donna incinta, un vecchio che tiene per mano un bambino, chi fa fatica ed è emarginato, e chi è sordo all’annuncio della Natalità di Gesù, Fino alla scena finale davanti alla capanna. Testo musica, video, luci si raggruppano in un ensemble che, in un ora e un quarto di spettacolo, porta allo spettatore riflessione, divertimento emozioni e poesia.

60 e non li dimostra

Dopo il successo avuto negli ultimi anni, il GMA “Gruppo Musicale ArteGiovane” torna con “50 anni e non li dimostra: viaggio nella musica italiana dagli anni 60 ad oggi“.

Un viaggio nella musica italiana dagli anni ’60 ad oggi in un concerto tematico dove musica, canto, video e dialoghi si fondono in un revival “made in Italy”.

 

Lo spettacolo parte dalla canzone melodica e popolare degli anni ‘50 e si snoda nel tempo  incontrando le “Scuole Cantautoriali” degli anni ’60, quella “Genovese” di Fabrizio De André e Luigi Tenco,  Bolognese” di Lucio Dalla, Milanese” di Gaber e Iannacci, “ Napoletana” da Enrico Carosone a Pino Daniele. Segue una scena sugli anni ’70 quando la musica in Italia si divide tra impegnata e militante, con Guccini, Finardi, i Nomadi che raccontano la voglia di cambiamento della società italiana e la musica leggera di intrattenimento di Battisti, dei Ricchi e i Poveri, dei Pooh ……. Il viaggio prosegue negli anni ’80 quando la melodia italiana si fonde con il “Rock” in Vasco Rossi, Enrico Ruggeri, Gianna Nannini e con il “Rap” attraverso Jovanotti.

Dagli anni ’90 il panorama subisce un’ ulteriore evoluzione con l’affermazione di approcci diversi:   alcuni autori proseguono nella loro produzione di testi impegnati sul piano sociale mentre altri si soffermano su tematiche personali ed intimistiche ed il pubblico mostra una maggiore predisposizione all’ascolto rispetto ai temi affrontati. Sono molti gli artisti protagonisti di questa fase storica  tra cui meritano di essere ricordati Eros Ramazzotti, Laura Pausini, Elisa.

 

La scena è riempita da sette coriste, quattro musicisti, un conduttore mentre il video mostra immagini legate al periodo o all’ambiente a cui fanno riferimento i brani proposti e le luci accompagnano il ritmo e costruiscono la scenografia.

Guardo avanti
Dopo il successo dello scorso anno con lo spettacolo “NON LASCIAMO MORIRE LA SPERANZA”, che sarà ripreso anche durante il 2015, il Gruppo Musicale ArteGiovane (GMA) prosegue nel suo cammino artistico orientato ad una proposta positiva e di prospettiva verso il futuro, con un nuovo lavoro dal titolo “GUARDO AVANTI”. Non è sufficiente affermare di essere uomini di speranza occorre sperimentarla, viverla nel quotidiano, ognuno nel proprio contesto, in maniera positiva e proattiva, consapevoli delle difficoltà ma al contempo pronti a cogliere le opportunità che non mancano a chi è attento, a chi ha voglia, entusiasmo, passione di fare la sua parte. La musica leggera in molte occasioni ha affrontato questo tema, specialmente con alcuni autori che hanno deciso di proporsi in maniera positiva verso il futuro: si pensi a Jovanotti con le sue continue ricerche del nuovo e la positività dei suoi contenuti, a Lucio Dalla che amava descrivere situazioni delicate, cercando sempre quel tratto che invita a pensare al bello delle situazioni, senza dimenticarne la drammaticità, a Elisa, Mengoni tanto per fare dei nomi. Lo spettacolo segue l’impostazione ormai consolidata del gruppo nella logica del concerto tematico, in cui si alternano brani tratti dalla musica pop italiana ed internazionale, con video, monologhi, luci ed il coinvolgimento del pubblico, chiamato in prima persona a partecipare durante l’esecuzione di brani conosciuti. La produzione verrà proposta in una lunga tournee estiva da luglio a fine agosto nelle maggiori località turistiche trentine ed in diverse regioni italiane.
Auguri al mondo

Il progetto del Gruppo Musicale Artegiovane si inserisce all’interno di una nuova stagione del gruppo che intende confrontarsi con il mondo professionistico a livello nazionale costruendo con artisti conosciuti progetti in grado di favorire una contaminazione fra un’esperienza sempre più interessante ed impegnativa nel campo del concerto tematico e della musica d’autore portato avanti da vent’anni dal Gruppo Musicale Artegiovane e l’esperienza artistica di soggetti e delle organizzazioni ad essi legate che operano su tutto il territorio nazionale. Questa prima esperienza vede coinvolta Mariella Nava.

Lo spettacolo dal titolo Auguri al Mondo si propone di offrire un momento di emozione e pensiero sul nostro tempo attraverso modalità diverse di comunicazione, usando brani della stessa autrice ma anche di altri interpreti italiani e stranieri, monologhi che rievocano figure particolarmente simboliche ( come il premio nobel per la pace Malila o l’astronauta Samantha Cristoforetti) che nel corso del 2014 hanno saputo esprimere valori di speranza e di serenità o situazioni difficili che vanno denunciate per la sofferenza che generano nelle persone, come la violenza e la negazione dei diritti umani; nello spettacolo inoltre prenderanno corpo giochi di luce, video che commenteranno i brani cantati con immagini a tema.